Recuperare l’acqua piovana per usi domestici è un metodo antico e ormai non più considerato. Al giorno d’oggi l’acqua è sempre a nostra disposizione e spesso non ci rendiamo conto di quanta ne sprechiamo: mentre laviamo i piatti, quando scarichiamo il wc o per qualsiasi altro uso.
Risparmiare sull’acqua è possibile con i sistemi di raccolta delle acque piovane. Non si tratta di pratiche complicate, ma di metodi accessibili a chiunque: sfruttando le grondaie, i tetti, i recipienti o imbuti artigianali.
Perché è importante recuperare l’acqua piovana in casa
Recuperare l’acqua piovana in casa è semplice ed ecologico: permette di risparmiare sul consumo di risorse idriche riducendo il nostro impatto ambientale. In sostanza, non è altro che una raccolta di pioggia riutilizzata a scopi domestici. Vediamo i principali benefici:
- Risparmio economico
- Riduzione degli sprechi
- sostenibilità ambientale
Questa pratica permette di ridurre l’uso di acqua giornaliero, spesso eccessivo e mal controllato. Per noi è un’abitudine aprire i rubinetti, scaricare il wc o dimenticare l’acqua aperta per qualche secondo. Tutte azioni normali ma che – se ci pensiamo bene – hanno le loro conseguenze negative. Ma allora, come si recupera l’acqua piovana? E come possiamo utilizzarla?
Come recuperare l’acqua piovana per uso domestico
Raccogliere l’acqua piovana in casa è piuttosto semplice ed economico. Alcuni metodi, come vedremo, richiedono la presenza di veri e propri elementi per raccogliere la pioggia – come una grondaia – ma possiamo escogitare delle soluzioni fai da te.
Grondaia con sistemi di raccolta
Possiamo usufruire delle grondaie già presenti all’esterno delle nostre abitazioni. Basta posizionare un serbatoio sotto la grondaia per raccogliere una grande quantità d’acqua. In questo caso è consigliato applicare un filtro per evitare che detriti o foglie entrino nel contenitore.
Raccolta diretta in contenitori
In questo caso è sufficiente posizionare un barile o dei recipienti sotto al tetto o in aree di scolo naturale. Una soluzione temporanea e a basso costo che permette di raccogliere l’acqua, se vogliamo, anche per usi veloci. Come irrigare il giardino o pulire spazi esterni.
Costruzione di un imbuto artigianale
Per creare un imbuto artigianale è sufficiente procurarsi due bottiglie; un metodo rudimentale ma alquanto semplice. Vediamo i passaggi:
- Procurare due bottiglie e tagliarne a metà solo una.
- Collegare le estremità delle bottiglie, senza i rispettivi tappi, e farle combaciare.
- A questo punto, usare un nastro isolante per bloccare le bottiglie combacianti.
- Per una maggior presa è opportuno estendere il nastro adesivo lungo le bottiglie.
Questa tecnica è ideale se non si hanno a disposizione barili, se si vuole raccogliere quel po’ di acqua che ci può servire per veloci usi domestici. Come innaffiare le piante.
Come usare l’acqua piovana a casa
Possiamo usare l’acqua piovana in casa per più utilizzi, l’importante è che la pioggia sia pulita e priva di sabbia, come spesso accade in autunno e in primavera. Ecco qualche consiglio su come usare l’acqua piovana a scopi domestici:
- se abbiamo degli spazi di terreno come un prato o un orto, l’acqua piovana può essere impiegata per irrigare queste aree,
- possiamo impiegare la raccolta di pioggia per le comuni pulizie domestiche: per lavare i pavimenti o per pulire finestre e vetri,
- un altro comodo utilizzo riguarda il wc. Usare la raccolta di acqua piovana può essere un modo intelligente di risparmio dello scarico,
- come accennato prima è possibile usare la pioggia per annaffiare le piante che abbiamo in casa. In questo caso può essere utile creare l’imbuto fai da te,
- possiamo usufruire dell’acqua piovana per pulire la macchina, la bicicletta ecc.
Riuscendo a risparmiare sulle pulizie, sull’irrigazione, sugli scarichi e sul lavaggio di automobili, possiamo già considerare un importante risparmio economico e una riduzione dell’impatto ambientale.
Cose da non fare con l’acqua piovana in casa
L’acqua piovana può contenere contaminanti e microorganismi, per questo non è adatta per bere, per cucinare o per lavare i piatti. In generale, per qualsiasi utilizzo se ne voglia fare, anche per le pulizie domestiche, è opportuno pulire l’acqua e privarla di qualsiasi sostanza nociva per evitare la proliferazione di batteri, la formazione di cattivi odori ed eventuali danni alle superfici.
Filtraggio e manutenzione dell’acqua
La prima cosa da fare è filtrare l’acqua per rimuovere impurità, foglie, polveri e detriti spesso presenti nell’acqua. Vediamo due modi pratici e veloci per filtrare la pioggia con oggetti facilmente reperibili.
- Possiamo applicare un filtro a rete, a maglia fina, oppure una garza alla base della grondaia o direttamente sul recipiente. Così da intrappolare i residui.
- Un altro modo veloce è il filtraggio manuale. In questo caso basta travasare l’acqua da un recipiente all’altro facendola passare attraverso una garza.
Il filtraggio della pioggia è un passaggio importante per avere acqua pulita, ma non è l’unica accortezza da considerare. Il recipiente e il filtro devono essere puliti almeno una volta al mese per evitare la proliferazione di batteri. Un altro consiglio è quello di conservare l’acqua nel modo giusto: lontana dal sole, cercando di travasarla regolarmente. Così da non stagnare troppo a lungo.
Recupera l’acqua piovana: una sana abitudine
Noi di Arkiroma sosteniamo le sane abitudini - come il recupero dell’acqua piovana per usi domestici - che aiutano a ridurre gli sprechi e a difendere l'ambiente dall'inquinamento e dal consumo delle risorse naturali. Un accorgimento che, se trasformato in abitudine, può farci risparmiare in bolletta e migliorare la salute del pianeta: la pioggia è una risorsa naturale, preziosa, ma soprattutto gratuita e sempre a nostra disposizione.