Inizia l’era “case green”. Le finestre di ultima generazione entreranno sempre di più, e con numerosi benefici, nelle case degli italiani, e sarà possibile cambiare gli infissi con un notevole risparmio economico, grazie alle detrazioni fiscali che rendono più accessibile l’acquisto di porte e finestre.
Anche nel 2025 saranno disponibili agevolazioni per chi intende sostituire i vecchi serramenti, grazie al “Bonus casa 2025”, che porterà con sé alcuni cambiamenti e diversi vantaggi rispetto ai bonus precedenti. L’obiettivo rimane quello di migliorare l’efficienza energetica, usufruendo di agevolazioni fiscali.
In questo articolo vediamo quali sono le novità all’orizzonte per chi vorrà sostituire gli infissi a partire dal 2025.
È fondamentale sottolineare che il nuovo bonus è ancora in fase di decisione. È quindi importante monitorare i prossimi aggiornamenti normativi per avere un quadro chiaro prima dell'approvazione finale.
I nuovi incentivi per l’acquisto di finestre nel 2025
Fino a oggi, molte persone hanno potuto beneficiare di importanti detrazioni fiscali per l’acquisto di finestre di ultima generazione, migliorando in modo significativo l’efficienza energetica.
L’inizio del nuovo anno prevede modifiche per chi vuole sostituire le vecchie finestre, con il nuovo bonus casa che, se approvato ufficialmente, segnerà la modifica e la fine dei più importanti bonus ancora disponibili.
Bonus casa per sostituire gli infissi nel 2025
Il bonus casa 2025 segue le linee guida del decreto sulle “Case Green”, che prevede:
- manutenzione ordinaria e straordinaria
- restauro e risanamento conservativo
- ristrutturazione edilizia
- interventi per il risparmio energetico e la sicurezza dell’edificio
Di seguito vediamo quali bonus sono ancora disponibili per chi intende sostituire i vecchi infissi nel 2024, e cosa potrebbe cambiare nel 2025:
- bonus casa 2024: prevede una detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000 euro, distribuita in 10 quote annuali di pari importo. Comprende anche il bonus finestre. Valido fino al 31 dicembre 2024, questo bonus subirà delle modifiche nel 2025.
- ecobonus 2024: prevede una detrazione del 50% su una spesa massima di 60.000 euro, per unità immobiliare. Questo intervento non richiede opere di ristrutturazione. Valido fino al 31 dicembre 2024, l’ecobonus non è previsto per essere rinnovato nel 2025.
- bonus barriere architettoniche 75%: prevede una detrazione del 75% delle spese sostenute per interventi finalizzati all'eliminazione delle barriere architettoniche in edifici esistenti. La spesa massima varia in base al tipo di edificio. Nel 2025 non sarà più disponibile la sostituzione di finestre tra gli interventi detraibili.
Se l’attuale legge di bilancio verrà approvata nei prossimi mesi, sarà disponibile solo il seguente bonus per la sostituzione degli infissi:
- bonus casa 2025: la detrazione sarà del 36% su una spesa massima di 48.000 euro, distribuita in 10 quote annuali di pari importo. La scadenza è prevista per il 31 dicembre 2027, non richiede interventi di ristrutturazione per accedervi e comprende anche il bonus finestre. Valido a partire dal 2025.
Il bonus casa 2025 punta a concentrarsi su interventi prioritari che migliorano l'efficienza energetica, piuttosto che su incentivi generali. In sostanza il governo desidera rendere queste agevolazioni più specifiche e sostenibili, seguendo gli obiettivi europei di riduzione dei consumi energetici.
Perché sostituire le finestre è così vantaggioso
Indipendentemente dai vantaggi fiscali, sostituire i vecchi serramenti con finestre a doppio o triplo vetro, è un’opzione da considerare: non solo migliora l’efficienza energetica, ma permette di risparmiare in bolletta. Gli infissi di ultima generazione hanno performance avanzate che permettono di mantenere la casa alla giusta temperatura, senza l’uso eccessivo e dispendioso dei riscaldamenti e dei condizionatori.
Sono disponibili ancora per poco i vantaggi fiscali che hanno interessato molte famiglie fino a oggi. Per chi volesse usufruire dell’ecobonus o del bonus casa 2024, è ancora in tempo e può farlo fino al 31 dicembre 2024.