Una casa zero energy è un edificio ad altissima prestazione energetica, progettato per avere un consumo energetico molto basso, quasi nullo, e per coprire il fabbisogno energetico residuo principalmente tramite energia prodotta da fonti rinnovabili, possibilmente in loco o nelle vicinanze.
Questo si ottiene combinando un eccellente isolamento termico, infissi performanti, tecnologie a basse emissioni di carbonio. Ci sono diversi incentivi attualmente in vigore se vogliamo progettare una casa di questo tipo, come il bonus casa e il conto termico. Già abbiamo degli esempi concreti come la casa SN(THE POSITIVE HOUSE) in Trentino, e la BedZED (Beddington Zero Energy Development) a Londra.
Cosa significa vivere in una casa a energia zero
Vivere in una casa a energia zero (o NZEB - Nearly Zero Energy Building) significa abitare in un edificio progettato per avere un fabbisogno energetico estremamente basso, coperto quasi interamente da energia prodotta da fonti rinnovabili come il sole. Questo si traduce in un minimo consumo di energia non rinnovabile e una drastica riduzione delle emissioni di CO2, grazie a un eccellente isolamento termico, impianti ad alta efficienza e l'integrazione di sistemi come i pannelli solari o fotovoltaici. Le sue caratteristiche principali soprattutto sono:
Utilizzo di fonti rinnovabili
La casa è dotata di impianti che producono energia da fonti sostenibili e non inquinanti, come il fotovoltaico (per l'energia elettrica) e il solare termico (per l'acqua calda).
Bassi consumi
Grazie all'isolamento e all'efficienza degli impianti, l'energia richiesta è minima, il che comporta anche una minore dipendenza dalla rete elettrica tradizionale.
Questo comporta diversi benefici come un risparmio economico, perché i costi operativi sono ridotti e questo comporta a un risparmio significativo sulle bollette. E ovviamente anche la propria indipendenza energetica, perché la casa grazie a queste risorse produce la propria energia, riducendo cosi la dipendenza da fonti esterne.
Strategie di progettazione: isolamento,ventilazione e rinnovabili
Le strategie per una casa a energia zero si basano su un involucro edilizio ad alto isolamento, infissi ad alta efficienza energetica, sistemi di ventilazione meccanica controllata, un'attenta progettazione per l'uso di energia solare passiva e l'installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile come fotovoltaico e pompe di calore. Questo approccio mira a ridurre drasticamente il fabbisogno energetico e a compensare quello residuo tramite fonti rinnovabili, raggiungendo un bilancio energetico quasi nullo.
Prima di tutto bisogna vedere il posizionamento della casa, perché L'edificio deve essere orientato correttamente per sfruttare al massimo l'energia solare passiva d'inverno e per ridurre l'irraggiamento solare diretto d'estate.
Dopo bisogna pensare a un Isolamento Avanzato fondamentale, un isolamento termico di alta qualità e continuo su pareti, tetto, solai e pavimenti per trattenere il calore d'inverno e mantenere fresco l'ambiente d'estate. Si utilizzano materiali isolanti performanti e si prestata attenzione ad evitare i "ponti termici".
Giustamente dopo l’infissi e le impalcature, è importante pensare a un sistema di ventilazione meccanica controllata (VCM) che è necessario per garantire un ricambio d'aria costante e controllato, eliminando l'umidità e prevenendo la formazione di condensa, problemi che possono sorgere in edifici con un involucro molto ermetico.
Infine, il punto più importante è l’utilizzo di Impianti ad Alta Efficienza. L’adozione di impianti efficienti, come le pompe di calore, è fondamentale per climatizzare e produrre acqua calda sanitaria, sfruttando fonti rinnovabili.
Non dimentichiamoci dell’utilizzo di materie green, La scelta di materiali da costruzione ecologici, con bassa energia incorporata e possibilmente riciclabili, contribuisce a rendere l'edificio sostenibile.
Incentivi e bonus edilizi 2025 per abitazioni green
Nel 2025, il Bonus Casa prevede una detrazione fiscale del 50% per interventi di efficientamento energetico e ristrutturazione, con un limite di spesa di 96.000 euro. L'aliquota del 65% è riservata a specifici interventi come l'installazione di pompe di calore, impianti geotermici e climatizzatori ad alta efficienza, con un limite di spesa di 48.000 euro. Per le nuove costruzioni, le detrazioni per interventi di prevenzione sismica sono del 50% per la prima casa.
Invece Ecobonus (aliquota al 65%) copre Interventi più specifici volti a migliorare l'efficienza energetica, come l'installazione di pompe di calore, impianti geotermici, caldaie evolute e climatizzatori ad alta efficienza, con un massimale di spesa di 48.000 e una detrazione fiscale del 65% ripartita in 10 quote annuali.
Una novità nel 2025 è che non è più possibile detrarre le spese per la sostituzione di caldaie a gas (comprese quelle a condensazione), e gli apparecchi ibridi (pompe di calore abbinate a caldaie). C’è anche un Cambiamento delle aliquote: Le aliquote sono ora basate sul fatto che l'immobile sia o meno l'abitazione principale, con una percentuale più alta (50% nel 2025) per l'abitazione principale e una più bassa (36%) per le altre.
Casi studio: esempi di case a energia zero di successo
SN - The Positive House
Un valido esempio di una casa green che si è rilevata essere un successo, è la casa ILFI (Living Future Institute), che Produce ~ 22% in più energia rispetto al suo fabbisogno annuale grazie a fotovoltaico e geotermia. Suddiviso in un piano terra e un piano interrato per una superficie complessiva di circa 350 mq su un'area di progetto di circa 2.500 mq, l'edificio produce autonomamente circa il 22% in più del suo fabbisogno energetico annuo da fonti rinnovabili (geotermica e fotovoltaica).
A differenza di altri standard di sostenibilità, la certificazione ILFI non si basa su un modello operativo teorico, ma su prestazioni reali, monitorate per almeno 12 mesi consecutivi dall'inizio dell'occupazione. Lo standard Zero Energy di ILFI richiede che il 100% del fabbisogno energetico annuo sia coperto da energia rinnovabile prodotta in loco. La combustione da fonti fossili non è consentita.
In linea con quanto richiesto dai protocolli ILFI, la progettazione di Casa SN si è quindi concentrata principalmente sulla riduzione del fabbisogno energetico grazie a diverse strategie: studio dell'orientamento e della forma dell'edificio, isolamento, finestre con tripli vetri complete di sistemi di oscuramento e un sistema di monitoraggio in tempo reale dei consumi e della produzione energetica.
BedZED (Beddington Zero Energy Development)
Un altro esempio è la BedZED (Beddington Zero Energy Development) che si trova a Londra ed è in uno dei quartieri più noti: case + spazi commerciali, uso di materiali locali, progettazione per efficienza, uso di fotovoltaico, gestione dell’acqua, spazi di giardinaggio, trasporti sostenibili. Si tratta del primo insediamento a zero emissioni di CO2: 87 case, 17 appartamenti, 1405 metri quadrati commerciali, progettati dall'architetto Bill Dunster, senza emissioni fin dal momento della sua costruzione.
I materiali naturali e riciclati, infatti, provengono da un raggio di 60 chilometri, così serve meno petrolio per trasportarli; il legno di quercia che isola le facciate esterne deriva da foreste locali; anche i mattoni, i blocchi e le lastre di gesso sono realizzati da fabbricanti della regione e i mobili degli appartamenti sono in plastica riciclata.
Le case sono tutte dotate di pannelli fotovoltaici e di convogliatori d'aria, i quali, servono per garantire un giusto ricircolo dell'aria, in quanto le finestre non possono essere aperte per far sì che il calore nei mesi invernali non venga disperso.