Negli ultimi anni, quando si parla di edilizia sostenibile e risparmio energetico, due termini hanno acquisito sempre più rilevanza: case passive e NZEB, ovvero Nearly Zero Energy Buildings, edifici a energia quasi zero. Si tratta di modelli abitativi progettati e costruiti per ridurre al minimo il fabbisogno energetico e garantire il massimo comfort abitativo, nel rispetto degli standard europei in tema di transizione ecologica. Ma cosa significano esattamente queste definizioni? E perché conviene oggi più che mai investire in una casa di questo tipo?
Che cos’è una casa passiva
Una casa passiva è un edificio progettato per mantenere al suo interno una temperatura confortevole, sia in inverno che in estate, senza bisogno di sistemi di riscaldamento o raffreddamento tradizionali. Questo è possibile grazie a una combinazione di fattori: un isolamento termico eccellente, l’assenza di ponti termici, finestre ad alte prestazioni, una ventilazione meccanica controllata con recupero di calore e un orientamento ottimale dell’edificio.
Il concetto nasce in Germania negli anni ’90 con il Passivhaus Institut, che ha definito criteri stringenti per ottenere la certificazione di edificio passivo. L’obiettivo è semplice: ridurre al minimo la dispersione di calore e sfruttare al massimo le fonti naturali di energia, come il sole e il calore prodotto dagli elettrodomestici o dalle persone che vivono la casa.
Una casa passiva, infatti, può arrivare a consumare fino al 90% di energia in meno rispetto a un edificio tradizionale, con un conseguente abbattimento dei costi in bolletta e un impatto ambientale quasi nullo.
Gli NZEB: gli edifici a energia quasi zero
Il termine NZEB deriva dalle direttive europee sull’efficienza energetica degli edifici, in particolare la Direttiva 2010/31/UE e la sua revisione più recente del 2024 (EPBD Recast). La normativa stabilisce che tutti gli edifici di nuova costruzione in Europa debbano essere NZEB, ossia edifici che consumano pochissima energia e che coprono il fabbisogno energetico residuo principalmente attraverso fonti rinnovabili.
Un edificio NZEB non è necessariamente una casa passiva, ma si avvicina molto: il principio di base è quello di massimizzare l’efficienza energetica dell’involucro edilizio e di utilizzare impianti ad alta prestazione energetica, integrati con fonti rinnovabili come pannelli solari fotovoltaici, pompe di calore e sistemi di accumulo.
Gli NZEB rappresentano la risposta concreta della politica europea all’emergenza climatica e all’esigenza di abbattere le emissioni di CO₂ nel settore edilizio, che da solo rappresenta circa il 36% delle emissioni totali secondo i dati della Commissione Europea.
Quali sono le differenze tra case passive e NZEB
Sebbene i concetti di casa passiva e NZEB siano vicini, esistono delle differenze:
- Le case passive puntano a eliminare quasi completamente la necessità di riscaldamento o raffrescamento grazie a un progetto architettonico e tecnologico molto rigoroso. Il consumo massimo per il riscaldamento non deve superare i 15 kWh/m² all’anno.
- Gli NZEB, invece, si focalizzano sulla compensazione del fabbisogno energetico, producendo energia da fonti rinnovabili. Non è obbligatorio raggiungere i parametri stringenti di una casa passiva, ma il bilancio energetico deve essere vicino allo zero.
In sostanza, si può dire che una casa passiva è di per sé un NZEB, mentre non tutti gli NZEB possono essere considerati case passive.
Perché conviene scegliere una casa passiva o un NZEB
I vantaggi di vivere in una casa passiva o in un edificio NZEB sono numerosi e non riguardano solo il risparmio economico.
Innanzitutto, si ottiene una notevole riduzione dei costi di gestione, poiché le bollette per il riscaldamento, la climatizzazione e la produzione di acqua calda sanitaria sono ridotte al minimo. Una casa passiva, in particolare, può essere riscaldata quasi esclusivamente con il calore generato dagli elettrodomestici e dagli occupanti stessi, rendendo il riscaldamento tradizionale quasi superfluo.
Inoltre, questi edifici garantiscono un comfort abitativo superiore. Grazie alla ventilazione meccanica controllata, l’aria interna è sempre pulita e priva di umidità o muffe, con una temperatura costante e un’acustica ottimale. Ciò contribuisce non solo al benessere fisico, ma anche alla salute degli abitanti, riducendo problemi respiratori e allergie.
Dal punto di vista ambientale, vivere in una casa passiva o NZEB significa contribuire attivamente alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla lotta al cambiamento climatico. È una scelta responsabile e in linea con gli obiettivi di sostenibilità indicati dall’Agenda 2030 dell’ONU e dalle politiche green della Commissione Europea.
Infine, un immobile di questo tipo rappresenta un investimento a lungo termine. Le nuove normative europee, come la Direttiva Case Green, prevedono che entro il 2030 tutte le nuove costruzioni siano NZEB e che progressivamente anche il patrimonio edilizio esistente venga adeguato. Chi possiede una casa passiva o un NZEB oggi, si trova già in una posizione di vantaggio sul mercato immobiliare, sia in termini di valorizzazione economica che di vendibilità futura.
Agevolazioni e incentivi per la costruzione e la riqualificazione
Realizzare una casa passiva o trasformare un edificio in NZEB richiede un investimento iniziale più elevato rispetto a una costruzione tradizionale. Tuttavia, esistono diversi incentivi fiscali e bonus che rendono più accessibili questi interventi.
In Italia, ad esempio, è possibile usufruire dell’Ecobonus, che offre detrazioni fiscali fino al 50% delle spese per interventi di riqualificazione energetica. Anche il Superbonus 110%, seppur ridimensionato rispetto agli anni passati, può ancora essere applicabile in alcuni casi specifici, specialmente nei condomini e nelle zone sismiche.
A livello europeo, il Green Deal e il Piano REPowerEU prevedono ulteriori strumenti finanziari per sostenere la transizione energetica nel settore edilizio, anche attraverso bandi regionali o programmi europei dedicati.
Una scelta per il futuro
Optare per una casa passiva o un NZEB significa scegliere un modo di abitare più intelligente, sostenibile e rispettoso dell’ambiente. È un investimento non solo per il proprio portafoglio, grazie ai risparmi in bolletta, ma anche per la salute e per il futuro delle prossime generazioni.
Con l’evoluzione delle tecnologie costruttive e l’attenzione crescente verso la sostenibilità, è prevedibile che questi standard diventeranno la normalità nel mercato immobiliare del futuro. In questo scenario, essere già oggi proprietari di un edificio a energia quasi zero rappresenta una scelta lungimirante, capace di coniugare vantaggi economici, qualità della vita e rispetto per l’ambiente.