Il settore delle abitazioni ecologiche sta diventando pieno di innovazioni. L’obbiettivo dell’europa è quello di richiedere che tutte gli edifici residenziali raggiungano almeno la classe E, riducendo il consumo di energia in modo notevole.
I nuovi edifici dovranno essere dotati di predisposizioni per impianti fotovoltaici o solari termici, rendendo l'energia solare la norma. Oltre a questo, le nuove costruzioni residenziali dovranno essere a emissioni zero, contribuendo a un minor impatto ambientale fin dalla loro costruzione.
Il futuro delle case ecologiche tra normativa e innovazione
Le case italiane sono troppo vecchie ed è necessario effettuare al più presto la loro ristrutturazione, al fine di renderle conformi alle attuali prescrizioni in materia di consumi energetici. Questo, in soldoni, è quanto afferma la nuova Direttiva Europea “Case Green”, che ha indicato il 2030 come anno limite entro il quale mettere a norma la propria abitazione. Come se già questo non bastasse, inoltre, stando a un rapporto del Dipartimento per l’efficienza energetica dell’ENEA, si stima che circa il 75% degli immobili presenti all’interno dei vari comuni italiani sarebbe stato realizzato prima della Legge 10/1991, ossia la norma che regola i consumi dell’energia negli edifici pubblici e privati.
La Direttiva “Case Green” s’inserisce nell’ambito del Fit for 55, ossia un insieme di misure volte a ridurre del 55% le emissioni nocive rispetto ai livello del 1990: un obiettivo che, per l’appunto, si stima di raggiungere entro il 2030. Più nello specifico, se la legge venisse approvata, verrebbero stabilite differenti “date limite” entro le quali agire:
- 1° gennaio 2030: tutti gli edifici residenziali dovranno passare alla classe energetica E;
- 2033: tutti gli edifici residenziali dovranno passare alla classe energetica D.
- entro il 2040 gli immobili in classe D;
- entro il 2050 tutti gli edifici dovranno essere a emissione zero.
Per poter perseguire tali obiettivi è dunque necessario effettuare una ristrutturazione delle case energivore a iniziare da quelle di classe F e G.
Materiali sostenibili: legno ingegnerizzato, canapa e riciclo
Ad esempio un modo per cominciare ad affrontare questo problema è l’utilizzo di materiali sostenibili come il legno ingegnerizzato: un materiale da costruzione e da rivestimento avanzato, prodotto unendo strati di legno naturale con adesivi, che presenta maggiore stabilità, resistenza e durabilità rispetto al legno massiccio. Il legno di canapa: un materiale ingegnerizzato ottenuto dalle fibre di canapa che offre un'alternativa sostenibile e dalle prestazioni superiori al legno tradizionale, grazie alla rapida crescita della pianta, al suo basso impatto ambientale e alle sue eccellenti proprietà isolanti e di resistenza. E infine la cosa più importante che possiamo fare tutti Il riciclo: la trasformazione di materiali di scarto e rifiuti in nuove risorse o beni attraverso processi industriali più o meno complessi.
Utilizzando questo approccio sostenibile, si comincerà a vedere qualche risultato e magari anche la soluzione di questo problema che più tempo passa e più diventa minaccioso per tutti noi.
Tecnologie smart per ridurre consumi e emissioni
Le tecnologie smart sono tecnologie che riducono consumi ed emissioni attraverso l'ottimizzazione di processi e risorse tramite Intelligenza Artificiale, Internet of Things e automazione. In ambito domestico (Smart home), un esempio che possiamo fare sono i Termostati intelligenti e domotica:
Regolano automaticamente il riscaldamento e il raffreddamento in base alle abitudini degli utenti e alla presenza di persone, ottimizzando l'uso dell'energia e riducendo gli sprechi. Oppure l’illuminazione smart: dove
Le lampadine e i sistemi di illuminazione intelligenti possono essere controllati tramite app, programmati e regolati in base alla luce naturale o alla presenza di persone, migliorando l'efficienza energetica. Riguardo il fatto dei consumi, degli strumenti molto importanti sono i sensori loT: sensori che Monitorano l'ambiente e le prestazioni delle macchine, fornendo dati utili per ottimizzare i consumi di acqua, energia e materiali.
Adottare soluzioni tecnologiche sostenibili rappresenta quindi un passo fondamentale verso un futuro più verde. La tecnologia non deve essere vista solo come un mezzo per migliorare la qualità della vita, ma anche come uno strumento per promuovere pratiche più sostenibili nelle nostre case.
Perché il 2030 segnerà una svolta per l’edilizia sostenibile?
Il 2030 segnerà una grossa svolta perché concentrerà il focus di tutto il settore sulla sostenibilità ambientale economica e sociale.
La costruzione di edifici con materiali naturali e locali comporterà un’ economia circolare virtuosa, che a sua volta genera ridistribuzione delle risorse e favorisce i cicli produttivi ed economici locali, aumentando la ricchezza media distribuita in quella regione.
La bioedilizia incentiverà sia lo sviluppo di nuove figure professionali e nuove specializzazioni di manodopera, sia la nascita di nuove forme produttive e industriali, strettamente legate al territorio e all'ambiente naturale o rurale in cui sono localizzate.
In sintesi, l’edilizia sostenibile nel 2030 sarà una necessità imposta dall’emergenza climatica, sostenuta da delle norme piu stringenti e da una crescente consapevolezza sui benefici economici, ambientali e sociali.